Procedure di accettazione – Protocollo riabilitativo
Fase I: Pre-accoglienza
Il potenziale utente viene presentato dall’ente proponente , Centro d’Igiene Mentale, del territorio mediante l’invio di una relazione psico-diagnostica dettagliata, all’équipe psico-medico-pedagogica della Comunità, la quale valuta l’idoneità alla struttura. Verificati i requisiti d’ammissione, si invita l’utente a provare la coabitazione in Struttura per un periodo di quindici giorni.
Successivamente, se entrambe le parti le parti accettano, si ufficializza l’ingresso in Comunità. L’utente (o chi per lui) fornirà i documenti (carta d’identità, codice fiscale, libretto sanitario, eventuale decreto d’invalidità …)necessari alla compilazione della prima parte della Cartella Individuale.
Figura preminente: Coordinatrice
Fase II: Accoglienza
Il case-manager della Comunità, supportato dagli operatori del CSM che hanno incarico il paziente, “aggancia” l’utente e inizia la strutturazione di un rapporto valido. E’ bene che all’ingresso ogni ospite abbia poche persone di riferimento. Già in questa fase si può attuare il monitoraggio dei sintomi che verrà effettuato a cadenze fisse per tutto il progetto.
Figura preminente: Educatore professionale (tutor di riferimento)
Fase III: Assessment
Una volta strutturato il rapporto e vinto le diffidenze, si dovrà abituare l’ospite ad un setting lievemente maggiore, pertanto si sceglieranno degli orari e si fisseranno gli incontri con lo psicologo e lo psichiatra.
Questa fase serve da orientamento per le successive, in quanto è tesa a valutare la condizione di base , con particolare riguardo alle abilità possedute e a quelle da acquisire negli ambiti dell’autosufficienza elementare, delle abilità domestiche, della gestione del tempo libero, etc.
Figura preminente: Psicologo o Psichiatra
Fase IV: Programma individualizzato
Redatto un programma, l’équipe della Comunità insieme agli operatori del CSM di riferimento stilano un Progetto Riabilitativo.
La Comunità diventa l’ambiente che massimizza le possibilità di apprendimento delle abilità pratiche e interpersonali, mediante l’assegnazione sistematica di rinforzi simbolici contingenti a comportamenti-meta chiaramente specificati. Tali comportamenti sono scelti in base alla loro “rilevanza”, cioè al fatto che saranno rinforzati anche dopo il periodo di trattamento perché ritenuti necessari o utili alla vita nell’ambiente naturale.
I comportamenti-meta sono generalmente strutturati in attività, alcune di esse sono uguali per tutti i pazienti (es. farsi la doccia o il letto), altre sono individuate considerando le richieste dell’ambiente di reinserimento, altre infine sono scelte dall’utente. Ognuna di tali attività viene accuratamente descritta nelle sue conseguenze ambientali, in modo da poter essere agevolmente osservata, registrata e rinforzata. Per l’addestramento alle abilità sociali e di autonomia personale viene utilizzata, oltre alla tecnica del Tolken Economy, l’Assertive Training e il Role Playing.
Figura preminente: Educatore professionale
Fase V: Monitoraggio
In questa fase è di grande importanza il rapporto psicoterapico con lo Psicologo improntato alla metodica cognitiva standards e al monitoraggio farmacologico affidato allo Psichiatra.
La valutazione dell’ andamento è effettuata mediante procedure standardizzate(VADO) senza tralasciare l’osservazione umana sul campo. A ogni valutazione segue un modifica del programma, stabilita a seconda dei casi.
Figura preminente: l’intera équipe
L’équipe della Comunità Cento Pietre organizza il lavoro in funzione dell’integrazione dell’intervento condividendo finalità e modelli da adottare. E’ la stessa a definire gli scopi del servizio attraverso processi decisionali che si realizzano a livello collettivo in incontri calendarizzati, a scadenza quindicinale.
Fase VI: Dimissioni
- L’utente esplicita la sua volontà di interrompere il suo progetto all’interno della Comunità;
- Termine del progetto di presa in carico in accordo con il CSM di riferimento